giovedì 7 gennaio 2016

Milan - Bologna 0-8, 1922 - La vittoria esterna con più ampio scarto della storia rosso-blu


Da "La Stampa Sportiva" del 12 novembre 1922, le immagini del Bologna che espugna per 0-8 il campo del Milan di viale Lombardia.
Terza vittoria del BFC a Milano-Milan negli ultimi undici anni – che non sono nemmeno poche, considerando le miserie societarie prima dell'avvento di Joey Saputo. Forse non tutti sanno che la vittoria in trasferta con più ampio scarto nella storia, il Bologna la colse proprio a Milano contro il Milan, il 5 novembre 1922, per 0-8, con 5 reti di uno scatenato Giuseppe Della Valle e 3 di Cesare Alberti, formidabile e sfortunato campione di S. Giorgio di Piano. Era il Bologna che Hermann Felsner stava plasmando pazientemente, e che dopo la mancata vittoria in finale contro la Pro Vercelli nel 1921, si apprestava a conquistare altre tre finali di Lega Nord consecutive, il secondo posto del 1927, e gli scudetti del 1925 e 1929. Ma torniamo ai protagonisti di quella partita memorabile: Alberti, cresciuto nei 'Boys' rosso-blu e destinato a una sfolgorante carriera sia nel Bologna che in Nazionale, ebbe in dote una sorte davvero avversa: prima un infortunio al menisco che lo tenne fuori dai campi di gioco per due campionati, poi l'incredibile e assurda morte prematura nel 1926, proprio quando era rinato calcisticamente nel Genoa. Cesare Alberti, soprannominato "Mimmo" o "il mister", era il fratello minore di Guido Alberti, giocatore del Bologna dal 1912 al 1915, ottimo elemento che nei rosso-blu venne impiegato come mediano ma all'occorrenza anche come attaccante – scomparso anch'esso giovanissimo a soli 21 anni, durante la Grande Guerra. "Mimmo", velocissimo attaccante che poteva giocare indifferentemente come interno o centravanti, era un finissimo palleggiatore e un realizzatore spietato. Si infortunò durante Cremonese - Bologna 3-0 del 12 novembre 1922, in seguito ad un calcione ricevuto al ginocchio. Rimase fermo un mese, rientrò il 10 dicembre del 1922 a Tortona contro il Derthona, ma dovette abbandonare il campo per il dolore. La diagnosi non lasciò scampo: rottura del menisco, che a quei tempi, almeno in Italia, significava fine della carriera. Il Bologna gli concesse la lista gratuita e per  due anni non calcò i campi di gioco. Solo nel 1924, dopo essere stato operato con successo al menisco dal professor Federico Drago del San Martino di Genova, Alberti scese di nuovo in campo, ma questa volta con la maglia del Genoa, che nel frattempo lo aveva tesserato tra le proprie file: era il 19 ottobre 1924, terza giornata di campionato, Genoa - Hellas Verona 3-0, con doppietta proprio del redivivo Cesare. 

Genova, 19 Ottobre 1924 - Marassi, Campo del Genoa di via del Piano
GENOA - HELLAS VERONA  3 - 0   (0 - 0)
Reti: 69' Moruzzi, 86' e 90' Alberti
GENOA: De Prà, Bellini, De Vecchi, Costella, Barbieri, Leale, Neri, Catto, Alberti, Moruzzi, Bergamino I. Allenatore: Garbutt
HELLAS VERONA: Carra I, Zuppini, Bosio, Cavalieri, Carra II, Molnar, Recchia, Ferrais, Castiglioni, Chiecchi II, Levratto. All. Molnar.
Arbitro: Grossi di Milano

La Stampa Sportiva - A.21 (1922) n. 46, novembre

A Milano il Milan ha subito un disastro pel opera del Bologna. Otto goals-a zero indicano il non valore dimostrato dai rosso e neri e rincresce davvero vedere una quadra tanto gloriosa nel passato sempre, anche negli anni meno lieti, precipitare così. Manca ad essa squadra affiatamento, allenamento, tutto insomma, ma, sopra ogni cosa, parmi manchi una volontà ferma che la diriga.

Da "La Gazzetta dello Sport" del 6 novembre 1922

Bologna batte Milan 8-0

Milano, 5 novembre

Cesare Alberti con la maglia del Bologna, che indossò dal 1920 al 1923, quando era il giovane astro nascente del club rosso-blu. L'elegante ground dei rossoneri aveva oggi una fitta cornice di pubblico accorso un po' per vedere il Bologna, uno dei leader del girone B, e un po' anche con la segreta speranza che i milanisti ottenessero una bella affermazione la quale indicasse la rinascita dello squadrone cittadino così carico di tradizioni, e che segnasse pure la resurrezione del foot-ball in Lombardia. Invece quali e quante delusioni! L'edificio immaginario che ognuno di noi si era costruito, è caduto sotto i colpi di maglio (e furono ben otto) dei forti campioni dell'Emilia, tanto che a metà del secondo tempo il pubblico deluso ha abbandonato il campo. Il perché del grave e grande «score?». Basta avere assistito all'incontro per rendersi ragione di quanto è avvenuto. I milanisti dopo una prima schermaglia briosa e vivace si sono lasciati travolgere per mancanza di coesione fra linea e linea e affiatamento fra uomo e uomo. Qualche buona occasione iniziale fu mancata in pieno dal Milan per indecisione e i milanisti ottennero anzi nel primo tempo quattro corner; poi il Bologna ha assaltato la porta del Milan ed ha segnato due punti nel primo tempo e 6 nel secondo. «Geppe» Della Valle, Alberti, Baldi e Genovesi hanno grandeggiato in campo. I primi 35 minuti videro il Milan giocare con brio e resistere bene; poi è venuto il crollo e il match ha perso ogni interesse. Per la cronaca diremo che i due primi punti del primo tempo furono segnati da Della Valle, uno al 4° e l'altro al 41° minuto, su corner. Nel secondo tempo 4 punti li segnò ancora «Geppe» all'8, 21, 26, 27 minuto, e due Alberti al 37° e 44° minuto. Il Bologna mancò di Perin perché ammalato. Al 34° minuto l'arbitro ha espulso dal campo Corsi del Milan.

Girone B - 4^ giornata
Milano, domenica 5 novembre 1922, Campo di Viale Lombardia
MILAN - BOLOGNA 0-8 (0-2) 
MILAN: Norsa; Bronzini, Allievi; De Franceschini I, Soldera I, Soldati Er; Morandi, Santagostino, Papa III, Corsi, Ballarin - All.: Soldera.
BOLOGNA: Gianese; Modoni, Rossi; Genovesi, Baldi, Pilati; Rubini, Della Valle III, Alberti, Baccilieri, Pozzi - All.: H. Felsner
Marcatori: 4', 41', 53', 61' e 72' Della Valle III, 56', 82' e 89' Alberti.
Arbitro: Brunetti di Torino

Nessun commento:

Posta un commento